Lorenzo Salvia, firma del @Corriere della Sera, ha discusso nei giorni scorsi con il Segretario #FLP Carlomagno circa #smartworking & #PA.
La FLP chiarisce che nell’articolo/intervista al Segretario Generale Marco Carlomagno a firma Lorenzo Salvia e pubblicata in data odierna sull’edizione on line del Corriere della Sera, alcune dichiarazioni riportate possono distorcere il senso del colloquio, peraltro svoltosi in un clima costruttivo.
Nel titolo dell’articolo, e successivamente anche all’interno dell’intervista, è stata riportata la seguente frase: Smart working per gli statali? «Chi vuole lo fa, ma metà stipendio legato agli obiettivi» intestando tale affermazione a Carlomagno.
Al contrario, il Segretario ha parlato della possibilità – da studiare – per chi lavorerà in smart working nel post emergenza Covid, di legare al raggiungimento degli obiettivi (di Amministrazione, di Ente e individuale) una quota rilevante dei fondi destinati al salario accessorio, il cosiddetto salario di produttività, che può arrivare complessivamente sino al 50%. Non si riferiva certamente allo stipendio inteso come parte fondamentale base della retribuzione e come tale, non intaccabile.
Ha aggiunto inoltre che l’introduzione di una siffatta modalità, con le percentuali che ogni Amministrazione individuerà nell’ambito della contrattazione integrativa, deve essere preceduta da un incremento delle risorse destinate a tale fine, superando gli attuali vincoli che oggi impediscono di erogarle, seppure siano stanziate e nella disponibilità degli Enti, recuperando anche quelle destinate, ad esempio, allo straordinario che, con un lavoro per obiettivi, basato sui risultati, andranno ricomprese nella produttività per il personale in lavoro agile a regime.
Inoltre il lavoro agile non dovrà essere penalizzato rispetto a quello in presenza ai fini dei percorsi di carriera e di percezione del salario di produttività.
Roma, 1 febbraio 2021
L’Ufficio stampa
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