IN MANCANZA DEGLI STRUMENTI DI PREVENZIONE DAL CONTAGIO DA CORONAVIRUS

GLI UFFICI VANNO CHIUSI

“Nonostante ormai la vigilanza sanitaria si estenda in tutto il Paese con interventi sempre più restrittivi c’è ancora chi non capisce, o fa finta di non capire. Eppure, le ultime misure previste nel Decreto Legge approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri e la Direttiva emanata a fine settimana dalla Ministra della PA Fabiana Dadone, non si prestano a equivoci. Bisogna tutelare la sicurezza del personale, ridurre la presenza all’interno degli Uffici, impedire al massimo gli spostamenti casa-lavoro, limitare al minimo le attività di presenza solo ai servizi indifferibili” – dichiara Marco Carlomagno, Segretario generale FLP/CSE.

“Il comportamento irresponsabile di molti dirigenti delle Amministrazioni sta creando situazioni di grande pericolosità sociale e sanitaria. In queste ore abbiamo notizia di numerosi casi di contagio che interessano intere sedi delle Amministrazioni centrali come la Presidenza del Consiglio, l’Agenzia delle Entrate, il Ministero della Giustizia, il Ministero delle Politiche Agricole, il Ministero dell’Ambiente, il Dipartimento delle finanze e altre, mentre sui territori sono ormai centinaia gli Uffici delle Amministrazioni centrali in cui si contano casi di dipendenti pubblici contagiati “ – continua Carlomagno.

E’ evidente che bisogna cambiare passo e stroncare il reiterarsi di tali comportamenti. E in questo caso, in presenza di ulteriori inerzie dei Capi delle strutture e degli stessi Ministri interessati, deve essere il Governo nel suo complesso, e il Ministero della Funzione Pubblica, a esercitare fino in fondo la sua funzione di controllo e di direzione adottando misure dirette e immediatamente esecutive.

“Ma un altro aspetto ci preoccupa fortemente. E’ la totale assenza di ogni presidio medico sanitario per il personale che in questi giorni o per l’ignavia di molti Dirigenti, o perché deputato a garantire i servizi indifferibili in presenza, lamenta la mancanza di mascherine di protezione, di appositi divisori che garantiscano il mantenimento della distanza minima rispetto agli utenti, la possibilità di svolgere le attività esterne in sicurezza “ – prosegue Carlomagno.

Ecco il perché la FLP, al fine di fronteggiare l’espandersi dell’epidemia e di tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, ha chiesto in data odierna al Governo la chiusura di tutti quegli Uffici che non sono in grado di garantire il rispetto di questi elementari presidi di sicurezza sanitaria. Siamo consapevoli di essere al servizio della Nazione, ma lo Stato in qualità di datore di lavoro non può essere colpevolmente assente” – conclude Carlomagno.


Roma, 17 marzo 2020

L’UFFICIO STAMPA

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