Ispettorato nazionale del lavoro e ANPAL,

grande partecipazione alla giornata di sciopero nazionale.

Il Governo rimedi nella legge di bilancio alla mancata perequazione dell’indennità di amministrazione.

I dati che in queste ore pervengono dalle sedi dell’Ispettorato nazionale del lavoro confermano la massiccia adesione delle lavoratrici e dei lavoratori alla nuova giornata di sciopero nazionale, indetta per oggi da tutte le OO.SS. rappresentative del comparto, resasi necessaria  per protestare contro la mancata previsione, all’interno della legge di bilancio 2023, delle risorse necessarie a garantire la perequazione dell’indennità di amministrazione a tale personale.

Una richiesta, quella delle OO.SS. di settore, motivata e assolutamente necessaria, per porre fine all’incredibile situazione verificatasi in questi mesi, a fronte della mancata applicazione al personale delle due Agenzie vigilate dal Ministero del lavoro (INL e ANPAL), della norma prevista nella legge di bilancio del 2020 che si era necessaria per allineare, seppure parzialmente, le retribuzioni del personale del comparto delle Funzioni Centrali, in gran parte disallineate e non più coerenti con le mission istituzionali e le professionalità del personale.

Il risultato di tale “pasticcio” burocratico – per Marco Carlomagno, Segretario generale della FLP –  è che il personale impegnato in prima linea nella tutela della sicurezza del lavoro, nel  contrasto al nero e al sommerso, e nelle politiche attive del lavoro, è quello oggi peggio pagato in tutta la PA, rendendo tra l’altro poco efficaci anche le politiche di reclutamento che in questi mesi hanno visto gran parte dei vincitori dei concorsi Formez rinunciare alle posizioni disponibili in INL per optare verso le altre Amministrazioni del comparto”.

L’organico effettivo  dell’Ispettorato nazionale del Lavoro è oggi quasi dimezzato rispetto a quello del 2015, quando venne prevista l’istituzione della nuova Agenzia, scorporandone funzioni e personale dalla struttura operativa del Ministero del lavoro, e non è  in grado di garantire l’assolvimento con efficacia dei gravosi compiti assegnati.

Diciamo che senza adeguati investimenti in termini economici, organizzativi ed operativi, adeguatamente coordinati e non solo enunciati, questi due Enti, centrali per il nostro Paese, sono destinati a fallire. “Quella di oggi non è una generica rivendicazione salariale – conclude Carlomagno – ma una vertenza più complessiva che mira, da un lato, a mettere fine a un’ingiustizia che dura ormai da quasi due anni, e dall’altro rivendica il rafforzamento e la piena operatività  delle due Agenzie, a tutela dei lavoratori e del lavoro, e nell’interesse più generale del sistema Italia”.

Durante la manifestazione la Ministra Calderone ha incontrato una delegazione di tutti i sindacati e fornito risposte rassicuranti, garantendo l’inserimento della norma perequativa nel maxi emendamento che il governo presenterà a giorni che dovrebbe garantire anche la decorrenza da gennaio 2020.

Come FLP esprimiamo soddisfazione per quanto dichiarato dalla Ministra anche con riferimento alla nostra richiesta di rafforzare operativamente le due Agenzie e di aprire un tavolo di confronto con il sindacato sulle azioni da porre in essere a tale fine. Le diamo atto di una decisa inversione di tendenza rispetto ai comportamenti tenuti sulla questione dai precedenti governi. Manterremo comunque alta l’attenzione e la vigilanza sino alla concreta approvazione della norma.

Roma, 12 dicembre 2022

                                                                                               La  Segreteria Generale FLP

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