Nella serata di ieri si è tenuto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali un incontro tra la Ministra Nunzia Catalfo e le Organizzazioni sindacali nazionali

a seguito della manifestazione unitaria del personale INL tenutasi presso il Ministero nei giorni scorsi.

La Flp era rappresentata dal Segretario Generale Marco Carlomagno, dal Segretario Nazionale responsabile dell’area contrattazione Roberto Cefalo e dal Coordinatore Generale FLP INL Angelo Piccoli.

L’istituzione dell’Agenzia e l’attribuzione delle competenze all’INL, a fronte delle diverse criticità manifestatesi in questi anni circa l’effettivo decollo di quanto previsto dalla normativa in oggetto, comporta l’ormai indifferibile necessità di attuare iniziative adeguate che vadano nella direzione di garantire l’effettivo adempimento delle importanti funzioni da svolgere al servizio del Paese nei settori delicati del contrasto al lavoro nero, dell’evasione contributiva e della prevenzione degli infortuni sul lavoro, tutelando pienamente il personale interessato e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori dei diversi Enti interessati a questo processo.

Alla Ministra abbiamo  rappresentato con forza la necessità di uscire dallo stallo, assumendo scelte non più procrastinabili, in quanto l’incertezza istituzionale, i diversi trattamenti economici, la mancata operatività delle banche dati comuni, a distanza di anni dall’istituzione dell’INL, non sono più tollerabili.

 Sappiamo bene, e lo abbiamo più volte denunciato come Flp, che la norma istitutiva era ed è assolutamente carente e pasticciata, in quanto riforme così complesse non si fanno a tavolino, a costo zero e senza intervenire sul personale, sul suo inquadramento a parità di funzioni.

Senza condividerle con chi poi in modo concreto deve applicarle, tanto più in questo caso, che vede interessati Enti diversi anche come natura giuridica, livelli organizzativi consolidati, autonomie funzionali acquisite, diversi ordinamenti professionali del personale.

Ma certamente la soluzione non può essere il mantenimento dello status quo, o il diffondersi di azioni unilaterali da parte dei singoli attori del processo, che rischiano tra l’altro di provocare non solo ritardi e inefficienze nelle attività, ma anche una contrapposizione tra Uffici e, cosa ancora più grave, tra lo stesso personale interessato.

Incertezza e conflittualità che come abbiamo denunciato, non permette neanche l’assunzione di scelte, seppur parziali e non risolutive, che vadano nella direzione di intervenire sugli aspetti legati al diverso trattamento economico del personale ispettivo, che dopo la legge di bilancio 2020, a differenza di altre Amministrazioni, purtroppo non hanno trovato spazio neanche nel decreto milleproroghe all’approvazione delle Camere in questi giorni.

Per cambiare rotta e dare senso a questa riforma riteniamo sia necessario lavorare ad un riordino complessivo che garantisca alla nuova Agenzia la stessa natura giuridica di INPS e INAIL, gli stessi livelli di autonomia, lo stesso ordinamento professionale e retributivo, adeguati investimenti infrastrutturali e logistici che permettano il pieno dispiegarsi delle attività ispettive anche in termini di intelligence.

 Un’Agenzia dedicata veramente a prevenire e contrastare le irregolarità nel mondo del lavoro, che non sia una semplice operazione di spacchettamento di un pezzo di Ministero che pretende di annettere funzioni e professionalità in un calderone poco efficiente e imbrigliato da vincoli e lacciuoli. Che tuteli le professionalità già consolidate, riconosca quelle fino ad oggi sottopagate, possa definire un quadro coerente e realizzabile di nuove acquisizioni e assunzioni.

La Ministra ha detto di essere consapevole di quanto da noi denunciato e ci ha comunicato che nella giornata di oggi incontrerà i Vertici dei tre Enti interessati per fare il punto della situazione, riservandosi di convocarci subito dopo l’esito del confronto.

Vedremo se veramente si incomincerà ad andare nella direzione da noi delineata o ancora una volta il tutto si concluderà con un nulla di fatto.

La nostra risposta sarà adeguata alle risposte fornite.

Perché quello che è certo è che come sistema Paese, e come rappresentanti dei lavoratori, non possiamo assistere ancora a mancate soluzioni o al permanere di incertezze che non fanno bene a nessuno.

 

 

La  Segretaria Generale Flp

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