Tavoli tecnici sulle pensioni 2024: oggi, la flessibilità in uscita

Le ipotesi in campo: conferma quota 103 e proroga di Ape social e Opzione donna

Oggi 18 luglio 2023, al Ministero del Lavoro, è in programma il secondo dei quattro tavoli tecnici a tema con le Parti sociali fissati in agenda a seguito dell’incontro della Premier Meloni con le Confederazioni Sindacali avvenuto in data 31 maggio u.s., e del quale abbiamo riferito nei Notiziari precedenti.

Il primo tavolo si è tenuto lo scorso 11 luglio, ha avuto come oggetto la previdenza dei giovani, ed è stato, a giudizio quasi unanime del tavolo sindacale, un appuntamento del tutto infruttuoso in quanto, rispetto alle argomentazioni e alle proposte venute dalle Parti sociali, la Parte pubblica non ha dato alcun contributo e non ha fornito risposte né avanzato ipotesi al riguardo.

Ricordiamo, a tal proposito, la posizione di CSE FLP, espressa all’interno del documento con le nostre proposte di riforma della pensioni a suo tempo presentato alla Ministra Calderone: A nostro avviso, la diffusione dei lavori precari, discontinui, part-time e con redditi molto bassi, i cui effetti pesantissimi sul versante pensioni appaiono di tutta evidenza e che preoccupano fortemente anche per una possibile e futura emergenza sociale, rendono necessario l’adozione per tempo di misure strutturali, anche attraverso la valorizzazione dei periodi di disoccupazione, di formazione e di retribuzioni basse, che assicurino, al momento della collocazione in pensione, un assegno dignitoso”. Dunque, pensiamo a una “pensione di garanzia” per i giovani, rispetto alla quale, lo ripetiamo, la Parte Pubblica non si è espressa in alcun modo.

L’incontro di oggi 18 luglio appare di straordinaria importanza anche in previsione della prossima manovra di bilancio, in quanto, acquisito da tempo l’intendimento del Governo di non procedere a una seria riforma delle pensioni finalizzata ad un superamento strutturale della riforma Fornero del 2001, si tratterà di capire con quali misure, con quali costi e con quali effetti si procederà in materia di pensioni.

Il tema oggetto dell’incontro di oggi sarà quello, spinosissimo e controverso, della c.d. “flessibilità in uscita”, ed è finalizzato a valutare la praticabilità, in particolare finanziaria, di nuovi interventi tampone, che rendano possibile nel 2024 il collocamento in pensione in via anticipata rispetto alle due, storiche opzioni offerte dalla Fornero: la pensione di vecchiaia a 67 anni o quella anticipata con anzianità contributiva pari a 42 anni e 10 mesi (41 per le donne), con il primo rateo di pensione a tre mesi dalla maturazione del requisito (c.d. “finestra mobile”).

Le proposte al riguardo di CSE FLP sono già note, e per ultimo le abbiamo riprese nel Notiziario n. 12 del 12 giugno u.s. al quale rinviamo, e nel quale abbiamo anche segnalato alcuni ipotesi emerse in questi mesi.

Gli ultimi due tavoli tecnici sono in calendario per il 5 settembre (si parlerà di “opzione donna”) e per il 18 settembre (si parlerà di previdenza complementare); poi, a seguire, prima la NADEF con le risorse che il CdM renderà disponibili per le pensioni, e poi il DDL di bilancio 2024 con relativi provvedimenti e misure.

Infine, rendiamo noto che l’INPS ha diffuso in data 7 luglio u.s. il messaggio n. 2564, qui allegato, con le istruzioni per la definizione delle domande di riscatto dei periodi di laurea in caso di opzione al contributivo.

 

Coordinamento Nazionale CSE FLP Pensionati

Scarica allegato

Scarica il notiziario