Bene la proroga di Opzione donne e APE social.

Ora però bisogna mettere mano all’impianto complessivo del sistema, per superare le attuali iniquità

Trascriviamo di seguito il notiziario CSE n.9 avente ad oggetto gli esiti del tavolo di confronto con la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

E’ quanto affermato dalla delegazione CSE al tavolo di confronto con la Ministra Catalfo nella riunione tenutasi ieri.

L’dea di inserire nella prossima legge di bilancio la proroga dei due istituti è accoglibile, ma riteniamo che già in tale sede possano essere previste ulteriori misure che implementino la platea dei destinatari, ad esempio ai lavoratori con patologie croniche o esposte al rischio covid 19.

Così come è necessario finalmente entrare nel merito delle problematiche relative:

  • alla rivalutazione del montante di aggiornamento delle pensioni;

  • alla questione della staffetta generazionale;

  • alle finestre di uscita al termine del triennio sperimentale di quota 100;

  • alla separazione tra previdenza e assistenza;

  • all’individuazione dei lavori usuranti;

  • al superamento degli inaccettabili vincoli sull’erogazione del TFR ai pensionati pubblici.

Vanno a tal fine attivate senza indugio le Commissioni su separazione tra previdenza e assistenza e sulla ridefinizione dei lavori usuranti previste dalla legge di Bilancio 2020 e non ancora attivate.

Il 2021 deve essere l’anno della riforma e il tavolo di confronto con le parti sociali, partito con tante ambizioni a fine 2019, non può limitarsi solo a prendere atto di proroghe di istituti comunque insufficienti.

Già a partire dalla prossima riunione, prevista per il 28 settembre, per la CSE è necessario un cambio di passo.

La Segreteria Generale FLP

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