Utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle PA:
Come cambiano l’organizzazione del lavoro, le forme e le modalità di rappresentanza
Si è tenuto ieri presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) un importante Convegno organizzato dalla FLP sul tema “Utilizzo dell’Intelligenza artificiale nelle PA: come cambiano l’organizzazione del lavoro, le forme e le modalità di rappresentanza”.
I lavori del convegno si sono aperti con l’analisi di scenario di:
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Michele Camisasca – Direttore Generale – Istat – Istituto Nazionale di Statistica
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Chiara Giacomantonio – Direttore della Direzione Amministrazione, funzionamento e vigilanza – AGID – Agenzia per l’Italia Digitale
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Nadia Sansone – Prof.ssa Ordinaria in Pedagogia Sperimentale – Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza
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Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP ha illustrato le riflessioni e le proposte della Federazione per innovare e migliorare la qualità delle Pubbliche Amministrazioni con l’utilizzo e gestione dell’intelligenza artificiale.
Moderati da Roberto Inciocchi, giornalista Rai, sono intervenuti e hanno portato il loro contributo al dibattito:
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Antonio Naddeo – Presidente Agenzia ARAN
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Sergio Talamo – Direttore Comunicazione, Relazioni istituzionali e Innovazione digitale – Formez PA
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Sebastiano Capurso – Presidente Anaste
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Andrea Ceccobelli – Data scientist – Esperto di data analysis per le istituzioni e il marketing
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Roberto Cefalo – Segreteria Generale FLP- Responsabile Area Contrattazione
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Raffaele Barberio – Direttore Italia nel Futuro
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Eugenio Serra – Public Policy Manager – Meta Italia
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Osvaldo Danzi – Executive & Social Recruiter | HR Manager -Fiordirisorse
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Emanuele Schirru – Coordinatore Organizzativo – Federmanager Roma
I lavori sono stati arricchiti dagli interventi di:
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Walter Rizzetto – Presidente XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) – Camera dei deputati
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Gianangelo Bof – Componente I Commissione Affari Costituzionali – Camera dei deputati
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Simona Flavia Malpezzi – Componente 4^ Commissione Politiche dell’Unione europea – Senato della Repubblica
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Chiara Tenerini – Componente XI Commissione Lavoro pubblico e privato – Camera dei deputati
Le analisi di scenario e i numerosi, qualificati interventi che si sono susseguiti nel corso dei lavori, incentrati sull’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione, hanno evidenziato come ci si trovi ancora in una fase pionieristica dell’adozione dell’IA nel settore pubblico.
È fondamentale quindi investire nella formazione e nello sviluppo di competenze specifiche all’interno delle amministrazioni.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi amministrativi pubblici apre le porte ad una profonda rivisitazione del rapporto cittadini e istituzioni, con la sfida di consolidare il delicato equilibrio tra la promessa del miglioramento dei servizi e la garanzia della tutela dei diritti fondamentali.
Il mondo del lavoro è cambiato, nonostante ancora troppe persone, ancorate al mantra del “si è sempre fatto così”, si ostinino a non accorgersene.
L’azione delle parti sociali, del Governo, delle Istituzioni, del Parlamento sarà dunque fondamentale per aiutare l’Italia a entrare nel futuro, abbandonando sistemi organizzativi obsoleti, giurassici e feudali che attanagliano ancora le aziende private e le amministrazioni pubbliche italiane.
FLP lancia le sue proposte: Formazione e contrattazione
Ribadendo l’importanza della formazione a livello sindacale e strutturale nelle PA, la FLP ha lanciato l’idea di andare ad inserire dentro i contratti in via di rinnovo anche una specifica relativa all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale.
E’ urgente una fotografia delle competenze già interne alle PA e la loro certificazione, al fine di meglio utilizzare le risorse di cui si dispone ed eventualmente dotarsi di aggiuntive.
E’ necessario altresì provvedere a una semplificazione delle procedure e dei procedimenti a monte delle applicazioni possibili dell’IA, altrimenti nessun chatbot potrà mai operare al meglio delle proprie possibilità se si va ad applicare su procedure e processi amministrativi farraginosi,
È necessario altresì ripensare e aggiornare le attuali famiglie e profili professionali, valorizzando e sviluppando le professionalità tipiche delle attività delle Pubbliche Amministrazioni come quelle giuridiche, economiche, statistiche, ispettive, correlandole alle nuove tecnologie e alla necessaria riscrittura dei processi lavorativi.
Devono cambiare i modelli organizzativi, con più lavoro in remoto, team interfunzionali, strumenti di collaborazione basati su AI e così crescerà la centralità del decision making supportato da algoritmi.
Il ruolo dei sindacati dovrà concentrarsi sulla trasparenza degli algoritmi, della privacy dei dati dei lavoratori, oltre che vigilare sull’applicazione dell’AI nelle valutazioni delle performance.
L’AI rappresenta una sfida cruciale per il lavoro pubblico e per i sindacati: potrà essere un volano per l’innovazione e una pubblica amministrazione più efficace, ma solo se accompagnata da una forte governance democratica, tutele e contrattazione collettiva moderna.